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è un investimento per la "vita"

Chi salva una vita, salva il mondo intero.

Analizza in modo automatico il ritmo cardiaco

è un defibrillatore automatico esterno (DAE) che analizza il ritmo cardiaco ed eroga una scarica elettrica alle vittime dell’arresto cardiaco improvviso, per ripristinare il ritmo cardiaco normale. dall’applicazione degli elettrodi al rilascio della scarica elettrica, secondo le necessità.

semplice da usare

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Comandi vocali e visivi

Questo DAE, semplice da usare, prevede comandi vocali e visivi intesi a guidare il soccorritore, dall’applicazione degli elettrodi al rilascio della scarica elettrica, secondo le necessità.

È un dispositivo salvavita

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È un’apparecchiatura sofisticata e sicura.

• Semplice. samaritan PAD 350P prevede comandi vocali e visivi semplici da comprendere, per guidare l’utente attraverso il processo, CPR coaching incluso. Tre icone, di grandi dimensioni e facilmente visibili, semplificano il processo di soccorso: “Collegare gli elettrodi”, “Non toccare il paziente” e “È possibile toccare il paziente”.

Compatto, di notevole efficacia

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Per bambini e adulti

Protegge sia gli adulti che i bambini. Il Pad-Pak pediatrico, esclusivo e intelligente, incorporato nel defibrillatore PAD HeartSine, disponibile per bambini di età compresa fra 1 e 8 anni (peso < 25 kg), garantisce il rilascio di scariche elettriche di intensità appropriata per i bambini.

Sicurezza e prevenzione

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L’importanza del defibrillatore

Il Caterina di Santa Rosa offre un corso di aggiornamento al personale docente ed aperto anche ai genitori per prevenire e mettere in sicurezza la vita che ci è stata affidata.

La presenza di questi strumenti salva vita rappresenta un modo di valorizzare, con orgoglio, l’impegno e la sensibilità della scuola nei confronti delle tematiche riguardanti la sicurezza e in particolare

la BLS-D.

Defibrillatore e massaggio cardiaco: quali sono le manovre salvavita?

Primo anello : riconoscimento e allarme

Se vedete una persona caderea terra priva di sensi, iniziate a chiamarla per nome e a scuoterla delicatamente per le spalle. Se non risponde, non respira o respira in modo anormale, dovete intervenire. «Per prima cosa chiamate il Sistema sanitario di emergenza», nel Lazio risponde al numero 112, nel resto d’Italia al 118».

Secondo anello: manovre di R.C.P

Mentre aspettate l’arrivo del soccorso e dell’ambulanza, e se non fosse subito disponibile il defibrillatore, iniziate le manovre di rianimazione cardiopolmonare, alternando il massaggio cardiaco esterno alla respirazione bocca a bocca.Il rapporto è di 30 compressioni toraciche ogni due ventilazioni. Se non sapete come procedere potete essere guidati telefonicamente dagli operatori della Centrale 118.

Terzo anello: defibrillazione

Una volta disponibile il defibrillatore, apritelo e scoprite il torace del paziente. Se il petto non è abbastanza liscio e asciutto, eliminate il sudore con un panno e radete i peli quando sono abbondanti (troverete tutto il necessario all’interno del DAE). «Grazie al sistema vocale che si attiva in automatico, ogni defibrillatore è in grado di dare comandi semplici a chi lo utilizza permettendo un uso sicuro».

Quarto anello della catena: posizionamento degli elettrodi

«Dopo che avrete posizionato i due elettrodi (uno sotto la clavicola destra, l’altro sotto l’ascella sinistra), il dispositivo inizierà ad analizzare il ritmo cardiaco del paziente e, se riscontrerà una situazione di aritmia fatale, vi inviterà a premere il pulsante per l’erogazione della scarica elettrica. Dopo l’erogazione, è necessario effettuare ulteriori manovre di rianimazione cardiopolmonare per facilitare la ripresa del ritmo cardiaco.

Quinto anello: manovre di rianimazione cardiopolmonare
(R.C.P)

Durante l’analisi del ritmo cardiaco e l’eventuale defibrillazione è importante allontanare tutti dal paziente per evitare che la scarica colpisca qualcuno». A questo punto della catena della sopravvivenza, si interrompono i vostri compiti. «Con l’arrivo dei soccorsi preposti il personale sanitario potrà intervenire con le misure necessarie, spesso anche invasive»

Sesto anello: assistenza in ospedale

La persona colpita da arresto cardiaco sarà trasportata in ospedale dove potrà ricevere tutte le cure, gli interventi e le ulteriori terapie necessarie per tornare in salute. «Il DAE permette a qualsiasi persona di intervenire e aiutare il paziente prima dell’arrivo dell’ambulanza. Tutti coloro che sono stati formati grazie al nostro “Progetto BLS-D” ovvero docenti, non docenti , i quali sanno che nel momento in cui si rendesse necessario, sono chiamati ad essere pronti e disponibili ad utilizzare il D.A.E

Chi salva una vita, salva il mondo intero.
Manteniamo sempre la speranza di non trovarci in una simile situazione e di... non doverlo mettere in pratica mai..

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