Circolare permanente sulla pediculosi

L’evidenza medica, la letteratura scientifica e l’esperienza in ambito di medicina scolastica hanno dimostrato l’ inefficacia dei controlli generalizzati per i casi di sospetta pediculosi.
La Circolare Ministeriale n. 4 del 13 marzo 1998 prevede “Restrizione della frequenza scolastica fino all’avvio di idoneo trattamento, certificato dal Medico Curante”. Per idoneo trattamento si intende la rimozione manuale di tutte le Lendini (uova di pidocchio) oltre all’uso di uno shampoo antiparassitario, che può essere ripetuto dopo 8 giorni.
Per tutte le malattie infettive e parassitarie il certificato di riammissione a scuola deve essere rilasciato dal Medico Curante.  Il certificato medico va presentato in caso do assenze superiori ai cinque giorni ad eccezione di assenze per motivi personali (vacanze, ecc.) tempestivamente dichiarate.
La Medicina Preventiva Età Evolutiva è a disposizione per eventuali incontri con i genitori e gli insegnanti, da programmare.

Si indica la procedura da seguire quando si dovesse riscontrare la presenza di uno o più alunni affetti da pediculosi.
L’insegnante segnala immediatamente e riservatamente il caso sospetto al docente prevalente/coordinatore di plesso; prende inoltre visione della copia delle indicazioni dell’ASL allo scopo di seguire i comportamenti opportuni consigliati in tale evenienza.
In accordo con la presidenza, il docente della classe segnalerà riservatamente il caso ai genitori dell’alunno affinché verifichino se vi è effettiva infestazione e prendano le conseguenti opportune misure.
L’insegnante di classe mantiene la dovuta riservatezza sul caso e non prende iniziative autonome (informare altri genitori o alunni, spostare di posto l’alunno ecc.) che possano essere in contrasto con l’obbligo alla privacy.
In casi particolari di mancanza di collaborazione da parte della famiglia, l’insegnante e il Dirigente Scolastico concordano eventuali ulteriori iniziative. Il Dirigente Scolastico informerà per iscritto il Servizio di Medicina Preventiva.

Si sottolinea inoltre che:
La ASL non fa alcun intervento (screening, visita a chiamata ecc.) direttamente sulle classi.
Il Pediatra di libera scelta non rilascia alcun certificato di riammissione né informa la scuola.
La scuola non può attuare alcun provvedimento di allontanamento se non disposto espressamente dall’autorità sanitaria. Nei casi di pediculosi non viene di norma previsto alcun provvedimento.
La pediculosi è alquanto frequente e sono possibili reinfestazioni per periodi anche lunghi.
Le famiglie devono essere informate attraverso la distribuzione delle pubblicazioni dell’ASL e responsabilizzate. E’ loro compito intervenire nei modi corretti sui propri figli.
E’ opportuno leggere in classe il volantino ASL per sottolineare che la pediculosi non è un “serio problema sanitario” ma piuttosto una “fastidiosa eventualità” non “discriminatoria”.

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